Peter Shub è una vera e propria leggenda mondiale della risata e della pantomima comica. Il pioniere della clownerie di strada, vincitore del Clown d’Argento al Festival del Circo di Monte Carlo. Ha aperto il filone di una nuova comicità totalmente fisica, adatta ad ogni tipo di venue, sul palco, in pista, in piazza. La sua ormai popolare silhouette e le sue geniali gag sono state tra le maggiori fonti di ispirazione di un’intera generazione mondiale di comici, tanto più che Peter si dedica all’insegnamento, tenendo corsi sul valore della risata nella vita di tutti i giorni.
Laureato in Biologia e diplomato alla scuola di mimo del grande Etienne Decroux, dopo un periodo passato ad esibirsi in strada alla ricerca della purezza del gesto che nasce nell’incontro con lo spettatore ottiene grande successo e conquista premi di ogni genere, lavorando nei più importanti circhi e varietà di tutto il mondo, come il Roncalli in Germania o il Cirque du Soleil, e venendo spesso invitato a programmi TV cult della comicità quali il canadese Just For Laughs. Ha recitato per Roman Polanski nella commedia Amadeus e ha ricevuto il premio della giuria al Festival Internazionale del Teatro di Cannes.
Il suo show è una semi-autobiografia comica ed una riflessione esilarante sul destino degli oggetti quotidiani e della lotta che l’uomo ingaggia con essi. Perennemente impacciato, ricorda l’arte surreale, l’ilarità ma anche la poesia dei grandi protagonisti del cinema muto. I suoi numeri sono pervasi da un atteggiamento lunare: quando un treppiede per macchina fotografica diventa partner di scena, mentre insegue un cagnolino invisibile, quando tira fuori dalla valigia un pupazzo da ventriloquo che perde i pezzi e si ribella ad ogni sforzo per rimontarlo. In tutte queste circostanze e in molte altre ancora emerge fortissima una comicità universale che sa coinvolgere gli spettatori di ogni età e nazione.